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Dal libro di John Sack: "Occhio per occhio" Fonte: Chiesa Viva, Febbraio 2004 n.358 |
Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi |
INTRODUZIONE *** |
Chi scrive non è un revisionista, é un ebreo! John Sack, inviato per "Harper's", "The Atlantic" e "The New Yorker", corrispondente speciale e produttore per la CBS, giornalista da quarantotto anni. |
Nel 1945, l'esercito sovietico occupò la Polonia e parte della Germania. Venne immediatamente organizzato un Ufficio per la Sicurezza dello Stato, per "denazificare" il Paese. «Oltre a polacchi desiderosi di vendicarsi, i russi reclutarono anche ebrei (...). I tedeschi che finirono nei (...) campi di concentramento erano per il 99% civili che non avevano mai combattuto, compresi donne e bambini: coloro che sopravvissero alle torture vennero spesso falciati dal tifo e dagli stenti»(2). |
Dopo cinquanta anni, John Sack ha ritrovato, negli Stati Uniti e in Polonia, i protagonisti di questa vicenda: li ha intervistati, ha confrontato le loro testimonianze e ha scritto il succitato libro. La maggior parte delle interviste di cui si compone il libro è stata registrata; i nastri, per una durata di oltre trecento ore, fanno parte del "Fondo John Sack", presso la Boston University, dove chiunque li potrà consultare. |
Quando la vittima diventa carnefice: «Gerusalemme. Choc in TV: abbandonato un piano per avvelenare sei milioni di tedeschi. Vendetta ebraica del dopo-guerra». Non è il testo di un volantino di estrema destra, no! è un articolo tratto da "La Stampa" di Torino, che narra di un documentario della televisione israeliana: «Secondo la testimonianza di un appartenente a uno di questi "gruppi di vendetta", sarebbe stato anche studiato un piano per uccidere 6 milioni di tedeschi, avvelenando gli acquedotti di diverse città, tra cui Norimberga e Monaco»(3). |
Qualche brano del libro: «Ad Auschwitz, le donne ebree non venivano violentate (le SS potevano venire impiccate per questo), ma a Gleiwitz (il campo di concentramento in cui erano internati i tedeschi, dopo il 1945 - n.d.r.) poteva accadere che un focoso inquisitore strappasse di dosso i vestiti a una ragazza tedesca...»(4). |
Un libro "un po' crudo", ma da leggere per non perdere la memoria storica! ———————————— |
(1) John Sack, "Occhio per occhio" Edizioni Baldini & Castaidi, Milano 1995. (2) Idem. (3) La Stampa, 25/02/1996, p. 9. (4) John Sack, "Occhio per occhio". |